La poesia è inconsumabile, a dispetto del capitalismo [per ora]

E’ questo che m’affascina più d’ogni altra cosa; la poesia è eterea, incorruttibile e inconsumabile.

In un certo senso, il fatto che nelle librerie gli scaffali dedicati alla poesia occupino soltanto il 5% dell’intero negozio, mi rincuora.

Forse un giorno anch’essa entrerà a far parte della realtà fluida e massificata, divenendo allora semplice anello di congiunzione della rete globale, al pari della letteratura in prosa più acclamata; quel giorno un top influencer più astuto degli altri si alzerà dal letto e scriverà sui tutti i social network: “Oggigiorno si deve leggere e fare poesia”.

Chissà.

2 pensieri su “La poesia è inconsumabile, a dispetto del capitalismo [per ora]

  1. come vorrei fosse vero…ho letto qualcosa sul tuo blog e devo dire che è stata una bellissima scoperta. La tua è una scrittura pregna, reale, ironica e amara ma assolutamente vera! Un piacere leggerti. Ciao

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