Era un giovedì pomeriggio di settembre, eravamo sedute lungolago, l’una di fronte l’altra.
Lei mi guardò diritta negli occhi e disse: “Raccontami della tua Isola”.
Era una domanda insolita. Una sconosciuta mi chiedeva, quasi con veemenza, di essere me stessa.
Mi stette ad ascoltare in silenzio, poi esclamò: “Sei diversa da tutti noi. Hai qualcosa in più; la tua è un’ IsolanaMente”.
IsolanaMente 
Viviamo, sparpagliati nella vita: ognuno con la sua isola solitaria
A volte, unendo le proprie solitudini, allarghiamo il nostro orizzonte
Un sorriso per te
Ombreflessuose
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La mia, di isola, era in primis fisica.
Quando è arrivato il momento del distacco, l’isola è rimasta dentro di me.
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Le domande hanno da scandalizzare, è vero.
Ormai siamo assuefatti a richieste condite di indifferenza o, all’altro estremo dello spettro, a visite chirurgiche della privacy.
E saltiamo a pie’ pari il tempo.
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Ciao, mi spiace che non scrivi da agosto.
A presto, spero.
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